sabato 19 aprile 2008

Comunicato stampa dell’ Ass. Res publica amici di Beppe Grillo sull’indagine amministrativa al Comune di Fano


 

Avvisi di garanzia, ricorsi pendenti al TAR, denunce alla Procura della Repubblica, rinvii a giudizio. E ora anche un danno erariale, ravvisato dagli ispettori ministeriali, che potrebbe essere riconosciuto dalla Corte dei Conti. Fermo restando la presunzione di innocenza fino a sentenza passata in giudicato, comunque gettano ombre e sospetti sull'operato di questa amministrazione comunale.

Qual è il progetto politico di questa amministrazione? Al di là delle enunciazioni, non si è ancora capito, abituati come siamo ai tentativi di colpi di mano (l'affare Caserma-Stu insegna), alle epurazioni interne, alle decisioni prese in assoluta mancanza di considerazione delle opinioni dei cittadini. E poi traffico, smog, banchetti al teatro, strade pericolose e con l'asfalto dissestato, uffici comunali ridotti al lumicino, come i Servizi Sociali che stanno per sparire.

Per fugare qualsiasi dubbio o sospetto, chiediamo ancora una volta che sia applicata la massima TRASPARENZA all' attività amministrativa e politica di questa Giunta, suggerendo di rendere pubblici i 24 rilievi contestati in sede di verifica amministrativa, in quanto trattasi di come sono stati spesi i soldi dei cittadini fanesi.

Danno erariale…"Indagine amministrative degli Ispettori del Ministero dell'Economia"

http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=3089324B625CF1AA4B99C9D5D677F6A2


Stefanelli chiede chiarimentiad Aguzzi e all'assessore Carloni sull'accertamento svolto dal ministero e sui rilievi al direttore generale
Il Pd presenta un'interrogazione. Per la produttività del personale un milione non dovuto
Ispezione, il caso arriva in Consiglio


FANO - L'ispezione del ministero dell'Economia e delle Finanze, che ha rilevato una serie di irregolarità nella gestione finanziaria del Comune, esce dagli uffici contabili per produrre la prima eco politica.

Il capogruppo consiliare del Pd ha presentato sull'argomento un'interrogazione in Consiglio comunale. Prendendo le mosse da quanto pubblicato dal Corriere Adriatico, Luca Stefanelli si rivolge direttamente al sindaco Stefano Aguzzi e all'assessore al bilancio Mirco Carloni "considerato il pesante rilievo che viene mosso al Comune di Fano e al suo direttore generale e visto che il Consiglio comunale a oggi non è mai stato informato di questo accertamento".

Il capogruppo del Partito democratico chiede di conoscere "quali provvedimenti l'assessorato al bilancio intende intraprendere o ha già intrapreso; se sono fondate, e quali sono, le accuse a carico del direttore generale e dei dirigenti del Comune di Fano". Stefanelli sollecita "altresì che a tutti i consiglieri comunali venga fornita copia dei verbali relativi all'ispezione della Ragioneria di Stato".

L'esponente del Pd si riferisce espressamente ai rilievi mossi nei confronti di Giuseppe De Leo per i diritti di rogito percepiti dall'attuale direttore generale (nel periodo dal 2002 al 2006) per la redazione degli atti pubblici in qualità di vicesegretario generale. Diritti pari a 50.272 euro, che secondo gli ispettori ministeriali sarebbero illegittimi, per almeno tre motivi, mentre ad avviso del direttore De Leo sono perfettamente legali e dovuti.

Ma la relazione finale (un dossier di oltre cento pagine) redatta dai due dirigenti dei Servizi ispettivi di finanza pubblica Bardani e Sancricca, che hanno svolto la verifica, riguarda molti aspetti amministrativi e contabili (dal personale agli incarichi professionali, dall'affidamento dei servizi pubblici locali al bilancio) con la contestazione di ben 24 irregolarità, 13 delle quali potrebbero configurare un danno erariale con un'eventuale responsabilità patrimoniale di amministratori e dirigenti suscettibile di accertamento da parte della Corte dei conti (alla quale la relazione è stata notificata).

I rilievi che presentano un maggiore impatto sulla macchina amministrativa solo quelli relativi al personale dipendente e dirigente: la violazione della Finanziaria 2004 sul blocco delle assunzioni; quella del 2005 sulla ridefinizione della pianta organica; indennità, compensi ed emolumenti vari a diverse figure e, soprattutto, la quantificazione del fondo per la produttività, che potenzialmente riguarda tutti i 568 dipendenti in servizio al 31 dicembre 2006. Gli ispettori contestano la dotazione di questo fondo, in seguito alla contrattazione decentrata con i sindacati realizzata dalle giunte Carnaroli e Aguzzi. Il fondo sarebbe stato ingrato in violazione dei presupposti del contratto nazionale, inserendo indebitamente dal 2002 al 2005 somme pari a 1.098.906 euro. Nel quinquennio l'ente non ha speso l'intero valore del fondo: gli ispettori precisano che il potenziale danno erariale è misurato dalla differenza tra le suddette somme e le economie realizzate.

LORENZO FURLANI,

Commenti sulla cronaca politica fanese