domenica 25 gennaio 2009

Il PD attacca la gestione di Fano solidale; era ora!

La coalizione di Valentini solleva dubbi sull’erogazione di 50 mila euro. Rossi minaccia azione legali contro Pierini
Attacco alla Fondazione solidale: “Fondi senza controllo”
dal Corriere Adriatico di oggi http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=05D448CB20D9F8A3AF19F7DF2294B0CE

FANO - La Fondazione Fano Solidale finisce ancora nelle mire del Partito democratico e della coalizione Fano Vale per un deficit di bilancio di 50.000 euro, la cui copertura è stata richiesta alla Amministrazione comunale. Il segretario del Pd Francesco Torriani e il candidato sindaco Federico Valentini, hanno evidenziato, ieri nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede del Pd, come la Fondazione nata per intercettare risorse private e non pubbliche, finisca sempre per fare affidamento sulle casse del Comune. “Non vorremmo – hanno detto i due – che il deficit sia nato per finanziare le vacanze per anziani con l’offerta di servizi aggiuntivi che in periodo elettorale, non troverebbero piena giustificazione. La Fondazione Fano Solidale si dimostra sempre più un ente strumentale del Comune senza che sia soggetto al controllo pubblico: né del Consiglio Comunale né della Corte dei Conti. La cifra di 50.000 euro che con delibera del 23 dicembre scorso la giunta ha devoluto alla Fondazione poteva benissimo essere inserita nel pacchetto anticrisi, sono stati dati più soldi alla Fondazione che alle famiglie in difficoltà (per loro la giunta ha stanziato 40.000 euro)”. Poi il Pd ha posto seri dubbi sull’esito dei concorsi per l’assunzione di personale che il Comune ha bandito in questi giorni. Secondo il partito di opposizione, nel 2009 pochi verranno alla luce e ancora meno saranno le assunzioni, dato che in bilancio non sono state previste le risorse necessarie. Federico Valentini è tornato quindi sulla spesa per il sociale: “Tra me e l’assessore Del Vecchio – ha detto - c’è un problema di impostazione, vediamo i dati del 2008: per i servizi sociali c’è una previsione di 5.356.200 euro e la cifra assestata è di 5.617.110 euro; per il 2009: sempre sui servizi sociali, la richiesta è di 6.080.200 euro, i tagli effettuati sono di 257.260 e l’assegnazione definitiva è di 5.822.950 euro. Ora: il dato definitivo del 2009 (5.822.950), va paragonato al dato assestato del 2008 (5.617.110)”. Si evince che l’aumento è di soli 200.000 euro. (...)
M.F.,
Finalmente il PD e Fano Vale attaccano la Fondazione Fano Solidale; noi di Res publica già l'anno scorso avevamo evidenziato che i bilanci di Anziani Sereni, prima, e fano Solidale, adesso, chiudevano in perdita!
In questi 4 anni mai una parola, che mi risulti, dall'opposizione di centro-sinistra in Consiglio Comunale, eccetto Carlo De Marchi!

domenica 18 gennaio 2009

Grande Renato Curcio ieri a Pesaro!!


2 ore d'eccezione con un protagonista della storia recente d'Italia: Renato Curcio ci ha tenuto per due ore appesi alle sue parole, tutti attenti a non perderne una.
E ha parlato dei campi di concentramento che sono i CPT, dove lo stato segrega i migranti senza che abbiano commesso alcunchè, solo perché "NON GRADITI", e poi, dopo giorni, o mesi, dice loro siete liberi, tornatevene a casa. Ma questi scappano in Italia, in Europa, in cerca di un lavoro, ma il messaggio che gli rimane impresso è "Tu puoi rimanere, ma sappi che per 10 anni vivrai qua SENZA DIRITTI CIVILI", NON_CITTADINI, esseri di serie B.
E Curcio ha citato prima Lombroso poi Ottolenghi, che all'inizio del 900 istituì il sistema di prendere le impronte digitali a chiunque entrasse in carcere, in base al presupposto che chi delinque, o è stato sospettato di farlo, agguingo io, sarà portato "per sua natura" di nuovo a delinquere.
Quegli esseri di serie B li ritroviamo ai Mercati generali a Milano, nelle imprese di pulizie della Grande Distribuzione, in coop. che hanno l'appalto, e lavorano fianco a fianco con i dipendenti di Auchan Carrefour Ipercoop Esselunga ecc. , naturalmente a tempo determinato, - quelli che Grillo chiama "Gli schiavi moderni", ma che, rispetto ai migranti, sempre non in regola, clandestini, senza diritti civili, - sono dei privilegiati, e non si devono lamentare di essere precari a vita, che altrimenti, se "parlano" se si lamentano, possono fare la fine loro, e andare a lavoraere nelle cooperative che sono in appalto.

Ha parlato anche dei "dispositivi", citando Michel Focault, e fra i dispositivi quello che i dipendenti dei grandi ipermercati NON devono parlare fra loro, non devono COMUNICARE, così rimangono SOLI davanti al datore di lavoro che cerca di fare con ciascuno un accordo, per accontentarli su un loro bisogno, ma ricattandoli su tutto il resto.
Interessanti i richiami al carcere, ospedale psichiatrico, carcere psichiatrico (inventato da Lombroso come via di mezzo tra i primi due...) come ISTITUZIONI TOTALI, raccontando un episodio personale di quando era nel 74 a Casale Monferrato.
Sono intervenuto anch'io come altri.
Ho comprato un suo libro, RECLUSIONE VOLONTARIA, edito da Sensibili alle Foglie, casa editrice cooperativa, che per non subire il ricatto delle case distributrici, non è presente nelle librerie, ma vende direttamente.
www.sensibiliallefoglie.it il sito
sensibiliallefoglie at tscali.it la sua mail.

Ettore

martedì 6 gennaio 2009

Conflitto di interessi e spreco di denaro pubblico?

http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=5D36B3314443F74BA491AA6155132236

Berardi risponde alla Destra: "Risanai i conti, ora si indaghi sull'Ente Manifestazioni" 
"Io chiamai Fo al Carnevale: è un genio" 


FANO - Dopo Capodanno è sempre Carnevale, ma prima degli eventi vengono le polemiche. "Non ho il piacere di conoscere Federico Sorcinelli - commenta Alberto Bearardi in risposta all'intervento di ieri del segretario comunale della Destra -. ma con cortesia rispondo: 1) non è elegante definire la giunta Aguzzi "bieca" (cioè torva, truce, minacciosa, livida, sinistra) . E' anche errato definirla di centrodestra, la giunta Aguzzi è soltanto anomale e politicamente confusa. 2) la presidenza dell'Ente Manifestazioni non può essere definita "poltrona" perché richiede impegno e competenza, comporta dei rischi e non prevede indennità alcuna. Molti politici se gli venisse offerta la rifiuterebbero sdegnati. 3) Nel dicembre del 1999 il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio e l'allora Sindaco mi affidarono il compito di provare a salvare il Carnevale di Fano che rischiava di morire sommerso dai debiti. Non mi fu offerta una poltrona ma una sedia elettrica. La mia nomina fu tutto meno che politica. 4) Non è vero che prima di me alla presidenza c'era una consigliera provinciale dei Ds. Documentarsi è imprescindibile. 5) Il Carnevale visse davvero, dal 2000 al 2004, una "era felice": ingresso gratuito, riqualificazione culturale, recupero del Centro storico, spettacoli, pubblicazioni, musica, gastronomia, arti figurative. Di tutto e di più. Bilanci in attivo per 5 anni consecutivi. I debiti pregressi furono quasi interamente saldati. Nel 2005 arrivarono le Lecciso ed iniziò la spirale debitoria. 6) non è vero che ho avallato scelte "di precedenti giunte di sinistra". La responsabilità di aver chiamato per due anni a collaborare al nostro Carnevale il premio Nobel per la letteratura Dario Fo è mia. Ne vado orgoglioso. Fo è un genio. Negarlo è sciocca faziosità politica. 7) non si può sostenere che : "nel 2005 il contributo comunale fu largamente superiore a quello degli anni precedenti e degli anni successivi" e subito dopo che: "non certo il Comune" diminuì il contributo. Un oltraggio alla logica. I tanto citati a sproposito chassis (160.000 euro) furono comprati dal Comune non dalla Carnevalesca . Il contributo previsto per il 2005 era di 200.000 euro ad esso ne furono aggiunti prima 18.400, poi altri 56.170 per sanare il deficit. Incredibile ma vero. Il debito è dell'Ente Manifestazioni ma a pagare fu il Comune. Non mi sembra corretto. Oggi il contributo è di appena 150.000 euro quasi la metà di quello di ieri . E' ridicolo accusare Provincia e Regione. Se il Comune non crede nel Carnevale non può pretendere che ci credano gli altri.
A questo punto é Sorcinelli che deve dire se è accettabile che un consigliere comunale (ndr: Margherita Campanella) gestisca come presidente dell'Ente Manifestazioni il pubblico denaro e se non è il caso di chiedere una indagine amministrativa sui dati forniti. La battaglia per cacciare fuori la politica dal Carnevale continua". 

Questo l'articolo sul C.A. di oggi; io allora mi chiedo:

Un consigliere comunale, la Campanella, che presiede l'Ente Manifestazioni?

Chi decide il contributo e chi lo riceve sono la stessa persona??

E perché sotto la "gestione Berardi" il Carnevale di Fano era in attivo, ora, dal 2005, è una idrovora che succhia denaro dalle casse comunali?


 

Condannati i protagonisti del “caso Tucker”

http://sfoglia.ilmessaggero.it/view.php?data=20090106&ediz=14_PESARO&npag=37&file=E_5310.xml&type=STANDARD

Martedì 06 Gennaio 2009

 
   


  
  
  
  
  
 

Cinque condannati, tutti gli altri assolti. Si è concluso così, con le pesanti condanne per Mirco Eusebi, la sua compagna e tre dei suoi più stretti collaboratori, il caso Tucker, la famosa truffa con il tubo anti-inquinamento. Il Tribunale di Rimini, ieri pomeriggio, li ha riconosciuti colpevoli del reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa; sono cadute, invece, le accuse di violenza privata nei confronti dei collaboratori che facevano parte del sistema piramidale creato da Eusebi. Il patron della Tucket, Mirco Eusebi, 44 anni di Macerata Feltria, è stato condannato a 11 anni e 4 mesi di reclusione; la compagna Ivana Ferrara, 41 anni di Campobasso, a 10 anni e 10 mesi. Condannati ciascuno a 9 anni e 4 mesi i suoi collaboratori Simone Ambrogiani, 36 anni di Urbino, e Serenella Pierferderici, 45 anni di Mondolfo. Tre anni, infine, la condanna per Osvaldo Salvi. Tutti gli altri sono stati assolti. 
Il caso Tucker scoppiò nell'ottobre del 2002 dopo le inchieste di Striscia la Notizia. Le indagini della Procura della Repubblica di Rimini avevano finito per coinvolgere ben 56 persone: dai vertici della Tucker via via fino agli altri elementi della "piramide". L'organizzazione creata attorno al dispositivo salva-energia e anti-inquinamento si era rivelato, secondo le perizie dei giudici, un vero e proprio "bidone". Alla sbarra, così, era finito lui, Eusebi, la compagna, i collaboratori più stretti. Sotto accusa poi erano finiti anche altri 48 collaboratori, accusati però di truffa "semplice". Nelle convention e nei meeting la Tucker aveva "arruolato" un grande numero di persone che poi, in seguito alla scandalo, avevano presentato il conto a Eusebi. Un esercito di 1940 persone convinte dal carisma di Eusebi a versare somme variabili tra i 1077 e i 9384 euro soltanto per diventare promoter Tucker e ottenere il "diritto" di rivendere a terzi il discutibile dispositivo. Eusebi doveva rispondere anche delle presunte sevizie fisiche e psichiche consumate in un agriturismo della provincia di Terni, dove secondo le accuse gli affiliati poco produttivi venivano motivati "a dovere" per ottenere il massimo del rendimento. Ma al processo queste accuse cadute.
Ben 9500 le persone coinvolte nella truffa. Circa 10000 dispositivi "commercializzati" e solo 500 venduti. Un'ondata di denunce seguita alla segnalazione di un truffato alla trasmissione "Striscia la Notizia". Carabinieri, Finanza e procure di tre città impegnate nelle indagini. Lo Scandalo Tucker è esploso all'inizio di ottobre 2002. In sostanza i tubi miracolosi erano solo una scusa per avviare una sorta di "Catena di Sant'Antonio" che affiliava persone ingaggiandole come "venditori". I malcapitati venivano introdotti nell'organizzazione, una specie di setta religiosa che aveva sede in un residence in Umbria, da una parte con la promessa di lauti guadagni, dall'altra con pressioni psicologiche che derivavano dalla conoscenza anche della vita intima degli aspiranti venditori. Questi infatti che si fidavano ciecamente di Eusebi, ricevevano un "bonus" di un milione e 200 mila lire ogni volta che riuscivano ad attirare alla "setta" amici o parenti, "consegnando" ad Eusebi notizie sulla loro vita privata, che poi venivano utilizzate per i ricatti e le pressioni psicologiche.

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