domenica 19 ottobre 2008


 


 

Legislatura 16º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 064 del 02/10/2008

DE CASTRO, ANDRIA, ANTEZZA, BERTUZZI, MONGIELLO, PERTOLDI, PIGNEDOLI, RANDAZZO - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali - Premesso che:

in Italia da qualche anno la vendita diretta di latte crudo, dal produttore al consumatore, ha subito una forte espansione grazie all'installazione di distributori automatici su tutto il territorio nazionale (circa 800 distributori di cui 300 in Lombardia);


 

il latte crudo mostra analoghe caratteristiche qualitative rispetto al latte fresco pastorizzato e il suo consumo rappresenta un'opportunità economica per gli allevatori che hanno deciso di investire sulla filiera corta;


 

dal punto di vista nutrizionale e di genuinità il latte crudo rappresenta un'opportunità anche per i consumatori purché siano informati sulla necessità di distruggere preventivamente i microorganismi patogeni in esso presenti attraverso il riscaldamento del prodotto almeno a 70°C;


 

considerato che:


 

nella Comunità europea solo pochi Stati membri hanno autorizzato il commercio di latte crudo per il consumo umano diretto. Il mercato del consumo diretto di latte crudo è limitato e marginale (stimato in 200 tonnellate per l'Unione europea a 25 Paesi);


 

da una rassegna sugli episodi tossinfettivi dal 1980 al 2000 in sette Paesi industrializzati (Europa ed USA), emerge che tra l'1 e il 5 per cento di tutti gli episodi sono connessi con il consumo di prodotti lattiero caseari, e il 37,5 per cento di questi sono causati dal consumo di latte crudo;


 

il rischio che nel latte crudo possano essere presenti agenti patogeni è reale e, al contrario di quanto avviene nelle produzioni industriali, nel processo produttivo non sono presenti fasi in grado di bonificare il prodotto dalla presenza di microrganismi patogeni;


 

il controllo dei patogeni in allevamento, al di là dell'applicazione delle buone pratiche di allevamento, non è facilmente perseguibile in considerazione del fatto che questi possono: essere causa di specifici eventi morbosi negli animali, colonizzare l'intestino degli animali ed essere eliminati con le feci; essere presenti sulle mucose e sulla cute degli animali; essere presenti nell'ambiente e sulle mani degli operatori;


 

il rischio dovuto alla potenziale presenza di agenti patogeni nel latte crudo può essere amplificato da una non corretta gestione domestica del prodotto da parte del consumatore (eventuali carenze del mantenimento della catena del freddo, nel trasporto e nella conservazione domestica);


 

la percezione che il rischio associato al consumo di latte crudo sia superiore a quello associato al consumo di prodotti trattati termicamente è evidenziata, a livello di autorità sanitarie, dai provvedimenti normativi regionali (circolari) che tendono a ridurre il rischio stesso tramite la comunicazione agli utilizzatori;


 

considerato inoltre che:


 

durante il trattamento termico, obbligatorio prima del consumo secondo quanto stabilito dai principali provvedimenti normativi regionali di cui sopra, tutti i componenti del latte subiscono, in maniera più o meno evidente, delle modificazioni e alcune componenti, come le vitamine, possono andare distrutte;


 

nella Conferenza "Vendita diretta di latte crudo: qualità e sicurezza" dello scorso 11 settembre 2008 tenutasi a Tradate (Varese) sono stati presentati i risultati relativi alla Lombardia del "Monitoraggio e controlli ASL sul latte crudo";


 

il Piano dei controlli ufficiali illustrato nella Conferenza di cui sopra indica che, nel 2007, su 220 aziende lombarde autorizzate alla vendita diretta di latte crudo, il 13 per cento (29 in numero) sono state sospese in seguito al superamento dei parametri consentiti dalla legge,


 

si chiede di sapere:


 

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza che il 13 per cento del campione di aziende analizzato in Lombardia nel 2007 è stato sospeso per il superamento dei parametri consentiti dalla legge;


 

se sia stato richiesto il parere tecnico-scientifico del Consiglio superiore di sanità per analizzare la problematica richiamata nella regione Lombardia ed individuare gli interventi necessari alla sua risoluzione;


 

quali provvedimenti intenda adottare per garantire una corretta e trasparente informazione al consumatore in merito alla modificazione delle componenti qualitative e di freschezza del latte crudo dovuta alla bollitura prima del consumo, giudicata necessaria dalle autorità sanitarie per assicurare l'eliminazione dei microorganismi patogeni in esso presenti.


 

(4-00607)

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